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PRODUCT DEVELOPMENT PILL N°1: Certificazione di prodotto


Oggi parliamo di certificazione di prodotto. Nonostante spesso viene ritenuta una fase di secondaria importanza rispetto a fasi più creative come l'ideazione del concept o più concrete come la realizzazione del prototipo o l'industrializzazione, se non presa debitamente in considerazione può fare la differenza al momento della commercializzazione del prodotto. Quindi è importante studiare la questione nei tempi corretti.



Diversamente da quanto si possa pensare il primo passo del processo di certificazione è quello di definire la strategia di commercializzazione del prodotto, ovvero stabilire i paesi in cui, perlomeno nel breve periodo, si intende distribuire e vendere il prodotto. Questo perchè ogni paese ha delle normative proprie legate alla sicurezza dei prodotti. Unica eccezione, la comunità Europea dove le normative nazionali dei paesi discendono da direttive decise a livello sovranazionale.


La seconda fase è condurre l'analisi dei rischi possibili derivanti dall'uso del prodotto. Qui è importante fare una valutazione dettagliata delle modalità, dell'ambiente e degli scenari d'uso in modo da individuare le normative di riferimento. Ad esempio, se un prodotto è alimentato da corrente elettrica sicuramente dovrà rispettare le normative relative alla sicurezza elettrica o se è dotato di stadi di trasmissione radio dovrà necessariamente essere progettato conformemente alle normative inerenti la compatibilità elettromagnetica.


Definiti i paesi di interesse commerciale e i principali rischi, si entra nel vivo del processo di certificazione. Se ci si limita alla vendita del prodotto all'interno dell'area UE, il produttore o l'assemblatore deve studiare le norme di riferimento, valutare se il prodotto è conforme ed autocertificarlo. L'autocertificazione deve obbligatoriamente essere allegata al libretto d'uso e manutenzione ed il marchio CE deve essere apposto sul prodotto in una zona ben visibile.

Se invece si intende puntare al Global Market Access, ovvero a mercati extra UE, spesso è obbligatorio sottoporre il prodotto, nella sua configurazione definitiva, a prove effettuate da laboratori specializzati ed autorizzati dall'ente di riferimento in materia di certificazione del singolo paese. Un esempio. L'accesso al mercato USA per prodotti dotati di stadio di trasmissione radio (ad esempio, muniti di wi-fi o Bluetooth) è possibile solo ottenendo il rilascio di una certificazione denominata FCC (Federal Commmunication Commision) da un laboratorio autorizzato.

A presto con tante altre interessanti Product Development Pills!




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